anche oggi ho la pretesa, nel mio piccolo, di sottolineare alcuni termini di uso comune.

come ho già scritto vado a ritoccare solo parole che involontariamente vengono distorte.

  • La barca ha dei lati, che si chiamano fiancate o murate; si sente dire spesso mure. È sbagliato, le mure sono manovre che tramite cime tirano verso prora le bugne nelle vele quadre. Da lì dipendono le precedenze in navigazione.
  • Puntale e puntello, quando l’albero non è passante è sostenuto da sottocoperta da un puntello; il puntale fa parte di una formula di progetto nella zona prodiera.
  • Nei nodi troviamo il parlato che serve anche per legare i parabordi alle draglie. Erroneamente viene definito nodo parabordo.
  • L’albero è sostenuto a prua e a poppa da 2 cavi. Si chiama strallo il cavo di prua; strallo di poppa no non è corretto, a prua strallo, a poppa paterazzo. Poi c’è lo strallo di trinchetta per la vela di trinchetto, lo stralletto invece è solo strutturale.
  • Caricabasso, serve per tenere il tangone verso il basso, mentre invece non si dice carica alto ma è l’amantiglio del tangone.

Anche oggi mi fermo qui.

Alla prossima! (Luciano)