Ciao gruppo : visto che siamo in tema di Coppa America parliamone un po. Certo che di acqua sotto la carena ne è passata. Tutto ha inizio nel Regno Unito, correva l’anno 1851 quando la regina Vittoria decise di lanciare una sfida: girare l’isola di Wight, su un percorso di 58 miglia. Si presentò assieme ad altre barche e vinse lo schooner America, da li prese il nome di Coppa America. Come premio per vincitore fu messa in palio una brocca d’argento, diventerà la coppa delle “100 ghinee” . Un fatto curioso che passò alla storia riportata dalle notizie d’epoca racconta che la regina Vittoria a bordo dello yacht personale posizionato al traguardo aspettando l’arrivo della prima barca chiese: mio capitano qual’è il nome della barca? È lo schooner America mia regina e dietro nessuno. Da quell’anno mai nessuno riuscirà a conquistare quel famoso trofeo. Bisognerà aspettare il 1983 quando l’Australia riuscirà a vincere la coppa. Dai famosi schooner ai non di meno famosi J Class fino ai 12 metri stazza internazionale (20 metri di lunghezza) degli anni 80. Certo che per i nostalgici, per gli irriducibili, accettare le barche volanti di questi giorni è inaccettabile. Comunque bisogna guardare l’evoluzione che anno dopo anno ha cambiato il mondo della vela. E’ come in Formula Uno, il progresso non si arresta. Accettiamolo così com’è. Tifiamo tutti x Lunarossa

Lo Schooner tra cui l’America nacque dall’esigenza di portare velocemente il pescato dai “grandi banchi” a sud est dell’isola di Terranova fino ai mercati di Boston. Chi vi approdava per primo anche a scapito della sicurezza dell’equipaggio si aggiudicava il prezzo migliore. Erano barche di stazza compresa tra le 40 e le 90 tonnellate solide e capienti e sopratutto veloci!

x approfondimenti “Schooner” di Giulio Stagni ed. incontri nautici

Luciano